Sprint Race GP Miami 2025: Norris trionfa davanti a Piastri, Hamilton porta la Ferrari sul podio. Tutti i dettagli di una gara caotica.
La Sprint Race del Gran Premio di Miami 2025 si è rivelata uno degli appuntamenti più imprevedibili della stagione di Formula 1. Nonostante il cielo coperto e le previsioni incerte, nessuno si aspettava che la pioggia, iniziata pochi minuti prima della partenza, avrebbe stravolto i piani delle squadre. Dopo un ritardo di trentacinque minuti, il semaforo verde si è finalmente acceso, ma le sorprese erano solo all’inizio.

Giovani protagonisti e colpi di scena iniziali
Il giovane Andrea Kimi Antonelli, partito dalla pole position, aveva stupito tutti nelle qualifiche, diventando il più giovane polesitter nella storia della Formula 1. Ma allo spegnimento dei semafori, è stato Oscar Piastri a bruciare tutti, prendendo il comando alla prima curva con una manovra aggressiva ma pulita. Dietro di loro, la gara si è accesa subito: Charles Leclerc, già protagonista di un errore nel giro di installazione, ha dovuto abbandonare ogni speranza a causa dei danni riportati.
Il caos è aumentato quando Max Verstappen, nel tentativo di rientrare velocemente in pista dopo il pit stop, ha ostacolato involontariamente Antonelli. La direzione gara non ha avuto dubbi: dieci secondi di penalità per unsafe release al quattro volte campione del mondo, un colpo che ha compromesso la sua gara.
Strategia, safety car e un finale inatteso
Quando la pista ha iniziato ad asciugarsi, i team si sono trovati di fronte a una scelta cruciale: rischiare subito il passaggio alle gomme slick o attendere? La McLaren ha giocato d’anticipo, richiamando ai box Lando Norris nel momento perfetto. Una mossa audace che si è rivelata vincente quando un contatto tra Fernando Alonso e Liam Lawson ha provocato l’ingresso della Safety Car a tre giri dalla fine.
A quel punto le posizioni si sono congelate: Norris davanti a Piastri, e un sorprendente Lewis Hamilton, grazie a una strategia impeccabile della Ferrari, in terza posizione. Un podio che ha il sapore della rinascita per il sette volte campione del mondo, al termine di una gara breve ma intensa, dove la vittoria è andata sì al favorito, ma al termine di un percorso tutt’altro che scontato.